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INTORNO
AL SESSANTOTTO
Alle
origini del sessantotto:
breve cronistoria di una rivoluzione
(a
cura di Marco Cini)
Negli anni di "Tangentopoli", molti osservatori hanno
usato l'espressione "rivoluzione" per descrivere gli effetti
prodotti dall'azione della Magistratura nei confronti di esponenti del
mondo politico ed economico nazionale, sollevando da pi— parti,
polemiche sull'opportunit… o meno di usare un termine "pesante".
Un'accoglienza altrettanto polemica potrebbe riscuotere la tesi
proposta pi— oltre, di considerare il quindicennio che precede il
1968 come un periodo della nostra storia intrinsecamente
rivoluzionario. Per questo sembra opportuno prima di presentarne la
cronistoria, sommaria ed inevitabilmente arbitraria, chiarire le
motivazioni che hanno indotto ad iniziare la cronologia del '68 a
partire dal 1953, e a motivare la definizione data nel sottotitolo
riguardo alle caratteristiche rivoluzionarie che l'intero periodo, in
relazione alla data scelta, assume.
Il 1953, rappresenta l'anno della sconfitta dello schieramento
conservatore imperniato sulla Dc, riguardo alla proposta di una
modifica in senso maggioritario della legge elettorale. La vittoria
conseguita dai socialcomunisti favorŤ, grazie al mantenimento della
legge elettorale proporzionale, una lunga stagione di consolidamento
degli istituti democratici secondo le direttive costituzionali, e di
progressivo allargamento ed organizzazione di istanze sociali diffuse.
Il Sessantotto
rappresenta certamente il momento pi— alto di questo processo
storico iniziato nel '53 e concluso intorno alla met… degli
anni '70, quando la spinta radicale si esaurisce perch‚, di fatto,
riassorbita dalla modernizzazione capitalista. Il processo Š
chiaramente complesso e di segno non sempre positivo, anche se Š
soprattutto dopo il '68 che "l'altritalia", conservatrice e
reazionaria, reagisce, con truce violenza, alle istanze di cambiamento.
Ô indubbio che nel periodo considerato si assiste ad una
trasformazione, per molti versi radicale, tanto della societ…, della
sua composizione, della sua cultura, del suo modo di esprimere la
molteplicit… degli interessi, quanto delle istituzioni che, in virt—
dei cambiamenti registrati nella societ…, diventano pi— permeabili
alla partecipazione degli interessi diffusi fino a quel momento non
rappresentati o emarginati. L'affermazione che segue pu•, forse,
apparire banale, e tuttavia Š forse utile ribadirla: l'Italia del
1975 non Š pi— la stessa del 1953. Lungo il corso di questi anni il
cambiamento radicale avvenuto nella societ… e la cultura
rivoluzionaria che si esprime massimamente negli anni '67, '68 e '69,
mutano l'identit… del Belpaese.
Il processo di modernizzazione subisce in Italia una brusca
accelerazione nella seconda met… degli anni '50. Ô il periodo del
cosiddetto "boom economico" caratterizzato da una crescita
quantitativa della produzione industriale di enormi proporzioni (l'economia
cresce a tassi nipponici del 7% all'anno). Come Š noto, a differenza
che negli altri paesi europei, ai notevoli incrementi dei profitti
degli industriali non seguirono aumenti salariali proporzionali delle
maestranze. Le migrazioni interne al Paese dal sud al nord, l'emergere
di nuovi soggetti sociali, la fine violenta di molte
"culture" insieme alle contraddizioni innescate dalla
sperequazione della distribuzione della ricchezza investirono l'intero
assetto sociale, anche se in questo momento, Š soprattutto nelle
fabbriche che tali distorsioni si fecero sentire massimamente. Nella
pi— grande industria italiana, la Fiat, fra il '55 e il '56, grazie
anche alla crisi economica, si proced‚ al licenziamento in massa dei
vecchi operai di "mestiere", prontamente sostituiti da un
numero enorme di ex contadini provenienti dal Meridione (raggiungeranno
la proporzione del 60-70% dell'intera massa operaia).
L'operazione mir• ad esautorare il crescente potenziale
combattivo e il potere contrattuale del movimento operaio organizzato:
era nato il cosiddetto "operaio massa". La crescente entit…
degli scontri tra sindacati e padronato aveva costretto il Parlamento
ad assumere l'iniziativa e ad istruire un'inchiesta, conclusasi
nel 1957, sulle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche:
iniziativa che non riscosse il favore di Valletta, il quale, dal canto
suo, aveva almeno temporaneamente raggiunto il suo intento se Š vero
che nel '59 gli operai Fiat non parteciparono neppure allo sciopero
nazionale per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici.
Importanti trasformazioni si verificano alla fine degli anni '50
all'interno del mondo politico e sociale. Fra il 1956 e il 1962,
con l'VIII, il IX ed il X Congresso, il Pci matur• il progressivo
distacco dall'URSS, insieme all'accettazione esplicita della via
parlamentare per il raggiungimento del socialismo. Dal canto suo, il
Psi, negli stessi anni, ruppe definitivamente con i comunisti
assumendo una posizione autonoma che lo porter… a gravitare
nell'orbita della Dc. Anche in campo cattolico, con l'elezione al
soglio pontificio di papa Giovanni XXIII, avvenuta nel '58, si
assistette ad un mutamento, per molti versi radicale, della cultura
conservatrice delle gerarchie vaticane.
Il 1960 segna il riacutizzarsi del conflitto sociale. La molla
scatt• a Genova i primi di luglio. A Roma il Governo era presieduto
da Tambroni con l'appoggio esterno del Msi. Ô la risposta dello
schieramento pi— reazionario del Paese di fronte ai tentativi della
sinistra Dc di aprire ai socialisti. Provocatoriamente il Msi aveva
deciso di tenere il proprio Congresso nazionale a Genova, citt…
medaglia d'oro per la Resistenza. Il 25 giugno la citt… aveva
manifestato il proprio dissenso con uno sciopero generale dei portuali
al quale avevano partecipato anche docenti e studenti universitari. Il
30 giugno lo sciopero si ripet‚: gli scontri con la polizia e i
carabinieri (circa 7000 unit… erano state fatte convergere a Genova)
si protrassero fino al 2 luglio, data di apertura dell'assise fascista.
Alle sei del mattino, in conseguenza del clima pre-insurrezionale
venutosi a creare, il Governo decise di annullare il congresso del Msi.
Oltre ai numerosi feriti e contusi, le Forze dell'Ordine arresteranno
98 lavoratori .
I fatti di Genova innescarono una reazione a catena. All'inizio
di luglio scese in piazza Palermo con uno sciopero generale a cui
parteciparono 20.000 operai. Il 5 luglio anche Licata, in Sicilia,
scese in sciopero. Negli scontri con la polizia riportano ferite gravi
cinque manifestanti. Uno muore. A Roma, il 6 luglio, la revoca della
autorizzazione per un comizio scatena a Porta S. Paolo una guerriglia
urbana protrattasi per l'intero giorno. Il giorno seguente, in un
crescendo di protesta operaia e di selavaggia e miope repressione
governativa, a Reggio Emilia la polizia uccide cinque scioperanti e ne
ferisce gravemente altri diciassette. I drammatici fatti di Reggio
Emilia stanno alla base dello sciopero generale nazionale dell'8
luglio: imponenti manifestazioni si tengono a Pisa, Napoli, Torino,
Milano, Ancona, Livorno. Proprio Livorno, tre mesi prima, era stata
teatro di una sommossa. L'intera citt… si era sollevata contro il
battaglione dei paracadutisti di stanza in citt…: per tre giorni il
predominio sul territorio fu al centro dell'aspra battaglia fra la
cittadinanza da una parte, e paracadutisti e carabinieri dall'altra.
La conflittualit… operaia non diminuisce negli anni successivi
e progressivamente conquista strati sociali fino a quel momento
rimasti ai margini della complessa dinamica politico-sociale. Nel
1962, il 7-8-9 luglio, a Torino 7.000 operai Fiat bloccano la
produzione. Valletta risponde con una serrata e firma un contratto
separato con la Uil. Lo sciopero proclamato dalle maestranze,
inizialmente rivolto contro la politica previdenziale e salariale
della Fiat, finisce con l'investire anche la questione della
legittimit… della rappresentanza sindacale. Gli scioperanti, in
piazza Statuto dove era ubicata la sede della Uil, ingaggiano una
violenta battaglia con le Forze dell'Ordine che si protrarr… per ben
quattro giorni.
A questo punto la crisi travolge i partiti governativi, lambendo
pure le forze tradizionali della sinistra. Nel 1963 la Dc reagisce
alla crisi con l'attuazione della formula governativa del "centro-sinistra",
cioŠ con il coinvolgimento diretto del Psi nel Governo. La carica
innovativa del "centro-sinistra", come Š noto, si esaurisce
ben presto. La questione centrale dell'istituzione delle Regioni non
viene risolta (le Regioni saranno attivate, non casualmente, fra il
'70 e il '72). Nel '64 la sinistra interna del Psi, in polemica con la
scelta governativa della maggioranza, abbandona il partito per fondare
il Psiup. I soggetti rappresentanti il movimento operaio si
moltiplicano, a riprova del potenziale rivoluzionario che in quegli
anni la societ… Š in grado di esprimere. Nel 1965 una nuova ondata
di scioperi per il rinnovo del contratto collettivo riacutizza la
conflittualit… sociale.
Anche il mondo della cultura non Š esente dall'ondata del
cambiamento. Solo per citare le riviste politiche pi— importanti,
dal settembre 1961 al dicembre 1965 escono i ®Quaderni RossiŻ
diretti da Raniero Panzieri, che promuoveranno importanti inchieste ed
analisi sul capitale e sulla classe operaia negli anni '60. Nel '63
gli "operaisti" Tronti, Asor Rosa, Negri, a cui poi si
aggiunger… Sofri, si allontaneranno dai ®QRŻ per dar vita a ®Classe
operaiaŻ, che uscir… dal '64 al '67, e dalle cui ceneri nascer…
Potere Operaio. Un'altra importante rivista, ®Quaderni PiacentiniŻ,
dal '62, contribuir… ad arricchire la discussione sul ruolo della
sinistra in Italia.
L'inserimento dei socialisti nel Governo, cosŤ come il
progressivo estendersi delle istanze progressiste a tutti gli ambiti
della societ…, provocano un irrigidimento autoritario dei paladini
dell'ordine esistente. Nel '64 il generale De Lorenzo, capo del Sifar,
viene rimosso dal suo incarico dopo la scoperta del piano eversivo da
lui ideato, e appoggiato dalla parte pi— reazionaria della Dc,
denominato "Piano Solo" (perch‚ prevedeva l'impiego della
sola Arma dei Carabinieri). L'attivazione degli apparati occulti di
quello che pi— tardi verr… chiamato il "Doppio Stato"
rappresenta la risposta violenta alla democratizzazione della societ….
Mi pare significativo che proprio intorno alla met… degli anni '60
nascano importanti attori dell'associazionismo italiano: oltre a
Magistratura Democratica, la quale contribuir… ad innovare la
dottrina giuridica e la giurisprudenza facendosi promotrice di un
"uso alternativo" del diritto, Š in questi anni che
Medicina Democratica e Psichiatria Democratica iniziano la loro azione
di controllo e di democratizzazione della gestione della salute. Altri
ambiti della societ… civile sono progressivamente investiti dal
quindicennio di lotte culminate, nel senso che ebbero la loro
espressione pi— alta e politicamente significativa, nel Sessantotto.
CioŠ in un episodio contraddistinto dalla scoperta della rivoluzione,
come mezzo e come cultura, da parte di strati sociali non operai e
tradizionalmente non rivoluzionari.
Una citt… alla vigilia della rivoluzione: il '67 a Pisa
Anche Pisa, con le sue vicende sociali e politiche, trova
collocazione nel tumultuoso quadro sopra illustrato sinteticamente,
contrassegnato da crescenti spinte verso una progressiva
democratizzazione del quotidiano, e da violente controspinte
reazionarie. A differenza di altre esperienze nazionali, gli
avvenimenti pisani presentano alcune peculiarit… che contribuiscono
a fare di essi un unicum rispetto a ci• che accadde altrove.
A Pisa il Sessantotto
inizia nel '67. Dal canto suo il '67 non esplode come un fulmine a
ciel sereno: inizia molti anni prima, indicativamente, nel '64.
Il 1964 Š un anno estremamente significativo: l'8 febbraio il
palazzo della Sapienza viene occupato dagli studenti, occupazione che
segue di alcuni giorni quella di palazzo Boileau, sede del corso in
laurea di Lingue. L'episodio oltre ad avere vasta risonanza su tutto
il territorio nazionale, avr… la funzione di detonatore per il
movimento studentesco che, a partire da questo momento, iniziar… a
strutturarsi giungendo a maturazione negli anni '67-'68.
Durante l'anno Togliatti Š invitato a tenere un discorso alla
Scuola Normale Superiore, segno del cambiamento, certamente non
indolore, in corso all'interno del mondo accademico. Com'Š noto,
durante il dibattito, Togliatti sar… criticato, per le scelte
compiute dal Pci, da Cazzaniga e Sofri, allora studenti, e destinati
ad avere un ruolo di primo piano negli anni successivi. Sempre nello
stesso anno il Pci, nelle elezioni amministrative, registra una
notevole affermazione: a Pisa cresce del 3%. Ma il '64 Š anche l'anno
della scissione del Pisiup dal Psi. A Pisa il nuovo raggruppamento
politico vede impegnati come fondatori e come militanti, Luciano Della
Mea, Sebastiano Timpanaro, Maria Cardini Timpanaro, Gianmario
Cazzaniga, Claudio Bolelli, Sergio Coco; un Pisiup provinciale
anomalo (e avversato) rispetto a quello nazionale: il meno
elettoralistico possibile, privilegi• l'intervento nelle scuole e
nelle fabbriche e si caratterizz• con una organizzazione interna
nettamente assembleare.
Il 1965 si apre con il licenziamento di 250 operai della Piaggio,
a cui se ne aggiungeranno altri 130 l'anno seguente. Con questa mossa
la dirigenza dell'azienda era riuscita nell'intento di azzerare
l'intero gruppo dirigente Fiom.
Il 9 ed il 30 maggio il Psiup organizza due marce con obiettivo
Camp Darby per manifestare contro la Nato, entrambe bloccate dalla
polizia. L'episodio Š significativo, non solo per il valore
intrinseco di rifiuto della guerra, ma perch‚ metter… in difficolt…
il Pci pisano da tempo adagiato su una prassi improntata ad una sempre
minore conflittualit… nei suoi rapporti con gli avversari
politici.
Nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale il Psiup
elegge, per selezione interna un candidato, Claudio Bolelli; fanno
parte della stessa lista anche S. Timpanaro, G.Cazzaniga, L. Della
Mea, D. Settembrini, R. Armani.
Il 1966 Š un anno di "preparazione", di maturazione
delle idee nate negli anni precedenti con l'azione e la lotta di
avanguardie politiche, di studenti e di lavoratori. Il 13 marzo una
lunga marcia del lavoro da Pontedera a Pisa dei licenziati Piaggio,
pur raccogliendo la solidariet… della gente, politicamente non d…
luogo a nessun risultato immediato.
Nel gennaio del '67 gli studenti universitari occupano la facolt…
di Chimica e di Fisica: Š la spia di una accresciuta conflittualit…,
conseguenza anche del progetto di riforma dell'insegnamento presentato
dal ministro Gui. L'8 febbraio la Sapienza Š occupata per la seconda
volta. La scelta di occupare il palazzo della Sapienza Š dovuta allo
svolgimento della Conferenza Nazionale dei Rettori che stava per
essere inaugurata in quei giorni a Pisa. All'occupazione partecipano
anche studenti di altri atenei, che contribuiscono alla stesura delle
Tesi della Sapienza, presentate al pubblico alcuni giorni dopo.
Le Tesi ruotano intorno ad alcuni temi, in parte astratti ma per molti
versi ancora oggi interessanti: costituzione di un sindacato
studentesco con la funzione di controllo della formazione dello
studente; proposizione dello studente come ®figura sociale intesa
come forza lavoro in fase di qualificazione e come oggetto della
parcellizzazione capitalistica del lavoro intellettualeŻ; definizione
dello studente come figura sociale interna alla classe operaia; la ®contestazione
dell'organizzazione universitaria del potere come contestazione
globale del sistemaŻ, e ®l'individuazione nella divisione
capitalistica del lavoro del tema di fondo su cui organizzare la
discussione e la rivoltaŻ. LeTesi saranno successivamente
parzialmente superate in un opuscolo del Potere operaio pisano, edito
dalla Libreria Feltrinelli di Milano, con un recupero di un'analisi di
classe della condizione studentesca e quindi con un arco di
rivendicazioni politico-sindacali diversificato all'interno della
condizione studentesca stessa.
Il giorno 11 la Sapienza Š sgombrata dalla polizia, che entra
in un palazzo universitario per la prima volta dal dopoguerra. Gli
occupanti sono schedati e sospesi dall'attivit… didattica. La
reazione alla scelta del Rettore Faedo che aveva chiesto l'intervento
delle forze dell'ordine, Š immediata: gli studenti, non soltanto
universitari, si riversano in Piazza dei Cavalieri, dove, presso la
scuola Normale, stava iniziando la Conferenza dei Rettori. Il sit-in
studentesco blocca parzialmente il traffico, facendo crescere la
tensione. La polizia Š presente ma non pu• intervenire, scoraggiata
dalla numerosa partecipazione e dalla presenza di telecamere della
televisione.
Contemporaneamente alle Tesi, esce a Massa un giornale (il 20
febbraio) ®Il potere operaioŻ (da non confondere con il
successivo "Potere Operaio" veneto, che a Pisa non avr…
seguito), espressione dell'omonimo gruppo politico. I primi numeri del
giornale escono come supplemento al giornale degli operai della
Olivetti di Ivrea, ®Lotta di classeŻ. Dal 10 aprile ®Il potere
operaioŻ uscir… autonomamente, con direttore Luciano Della Mea. Il
giornale avr… diffusione soprattutto lungo la costa tirrenica, a
Massa e a Pisa, dove operano due redazioni, a Livorno, Cecina,
Piombino. Il gruppo de ®Il potere operaioŻ ha una funzione
fondamentale: quella di collegare la montante protesta studentesca con
l'azione degli operai all'interno delle fabbriche, consentendo la
comunicazione fra due realt… sociali tradizionalmente distanti e
contribuendo a cancellare l'isolamento in cui si trovavano
inizialmente sia gli uni che gli altri. Proprio il Potere operaio Š,
nel '67, vicino agli operai della Olivetti di Massa nella lotta,
strategicamente fondamentale per gli anni a venire perch‚ non
meramente difensiva, per l'abolizione del cottimo, per un aumento
sulla paga base uguale per tutti, e per il superamento della vecchia
commissione interna con una organizzazione nuova, autonoma di fabbrica:
il consiglio operaio.
L'anno si chiude, il 15 novembre, con una rissa alla casa dello
studente fra i fascisti del Fuan di Pino Rauti, che non riescono a
tessere i preventivati elogi della Grecia dei Colonnelli, e i
militanti de Il potere operaio, del Pisiup, ed altri ancora. Con
questo episodio si concludeva il prologo: di lŤ a poco, il regime
costruito nel dopoguerra sotto la direzione democristiana e garantito
dalle varie Gladio, sarebbe stato scosso dalla pi— grande crisi
della sua storia. Il sistema sapr… rispondere con determinazione e
in modo efficace, con lo stragismo e il terrorismo innanzitutto, ma in
un'Italia storicamente diversa.
La primavera del movimento
Nei primi tre mesi del 1968, la contestazione studentesca
raggiunge, per molti versi, il culmine della sua parabola.
Quantitativamente, per l'occupazione crescente di molte facolt…
universitarie; qualitativamente, per il superamento dell'aspetto
"corporativo-sindacale" della rivendicazione studentesca in
conseguenza della maturazione, sul piano strategico, della scelta di
lotta globale, da condurre a livello delle strutture universitarie, al
sistema capitalistico e alla sua variante imperialistica.
L'attivit… teorica nei diversi atenei, oltre a moltiplicarsi,
raggiunge un notevole livello di elaborazione: per• la mancanza di
omogeneit… condiziona fortemente la prassi del movimento: tanto per
fare un esempio significativo, a Roma - ma anche a Trento ed in altre
citt… - durante la manifestazione del primo marzo che porta agli
scontri di Valle Giulia, gli studenti manifestano all'insegna del
"potere studentesco", quando a Pisa, gi… nel '67, si
parlava di "potere operaio".
A Pisa l'anno si apre con un fatto inquietante: all'occupazione
dell'Istituto di Fisica il 18 gennaio, a cui il Pci pisano esprime il
proprio sostegno politico, il procuratore generale presso la Corte
d'appello di Firenze, Mario Calamari (soprannominato poi "il
grande avocatore" per la sua azione contro il movimento
studentesco; avocher… a s‚ anche il caso di Franco Serantini),
risponde denunciando lo studente Riccardo Di Donato per occupazione di
suolo pubblico e interruzione di pubblico ufficio. Ô la prima volta,
in Italia, che l'autorit… giudiziaria si muove contro chi occupa un
edificio universitario (alla fine dell'anno gli studenti imputati di
reato, su una popolazione studentesca di circa mezzo milione di
iscritti, risulteranno pi— di 2700). La gravit… dell'iniziativa
aumenta se messa in relazione all'assunto che sta alla base
dell'azione della procura generale fiorentina. In sostanza la
magistratura ritiene suo preciso dovere intervenire in tutte quelle
situazioni in cui l'inerzia o la titubanza degli altri poteri dello
Stato, sia causa di disordine pubblico, a "garanzia" della
legge e dell'ordine. La parzialit… di tale posizione emerge con
tutta evidenza quando, di lŤ a poco, la Procura generale interviene,
addirittura scavalcando clamorosamente la magistratura pisana,
emettendo due ordini di cattura nei confronti degli studenti Guelfo
Guelfi e Marco Moraccini, entrambi aderenti al Potere operaio pisano,
accusati di essere responsabili dell'organizzazione del corteo del 4
marzo, in solidariet… agli studenti romani, e degli scontri fisici
fra "filocinesi" e "moderati" verificatesi in
quella occasione; mentre non interviene nei confronti dei goliardi
pisani, le cui scorribande, sempre pi— frequenti, provocano danni
sensibili a persone e cose. Per questi ultimi la linea della
supplenza politica fatta propria dalla magistratura non ha corso, a
riprova della parzialit… politica dell'azione della magistratura
stessa. Tutto il mese di febbraio Š un crescendo di iniziative
studentesche e di contromisure prese dalle autorit… accademiche e
dalla polizia. La Facolt… di Lettere viene chiusa per venti giorni (dal
13/2 al 4/3) dopo che uno scontro fisico fra il Prof. Bolelli e uno
studente aveva fatto salire la tensione alle stelle. Il 15 Š Fisica
ad essere occupata. Cinque giorni dopo la Sapienza Š nuovamente al
centro della contestazione degli studenti. La Procura della Repubblica
di Pisa risponde una settimana dopo emettendo 71 mandati di
comparizione contro coloro che avevano occupato il palazzo l'anno
precedente.
Nel frattempo la protesta si Š estesa a tutta la penisola: a
Torino, il 2, scendono in piazza pi— di 1500 studenti medi; il 16, a
Roma, la polizia sgombera le facolt… occupate; negli stessi giorni
anche gli studenti di Palermo occupano la Facolt… di Lettere.
Il 14 marzo, a Pisa, si registra l'ultimo episodio significativo
del mese. La protesta contro le misure repressive adottate dalla
magistratura Š alla base di un lungo corteo che, dopo aver
attraversato gran parte della citt…, si dirige verso la stazione
ferroviaria, e qui - nonostante l'esistenza di diverse opinioni sul da
farsi - blocca la circolazione dei treni. Anche in questo caso la
polizia interviene pesantemente: alla fine degli scontri, sette sono
gli arrestati e ventisei i denunciati.
Anche a Pisa, come nel resto d'Italia, il Pci e i vertici
cattolici non riescono a controllare il movimento studentesco in
nessun modo. ®L'EspressoŻ, in un'inchiesta, evidenzia come i
rappresentanti tradizionali della sinistra siano stati scavalcati dai
"filocinesi" e dai cattolici di sinistra. A Torino n‚
Berlinguer, n‚ Ingrao riescono a parlare con gli studenti, i quali,
contestano l'organicit… del revisionismo del Pci all'ideologia
borghese e si rifiutano di incontrarli. Ô il prezzo pagato da coloro
che nella percezione del movimento sono, in qualche misura, coautori
di quella modernizzazione capitalista contro la quale il movimento Š
nato.
Un effetto, solo, apparentemente paradossale, di questo processo
di modernizzazione che il capitale ha intrapreso a partire dalla
seconda met… degli anni '50, Š rintracciabile nello sviluppo a due
velocit… dell'economia nazionale che esaspera le condizioni di vita
nel meridione d'Italia. Nel novembre del 1967, ®L'OraŻ di Palermo
titola: ®Incredibile ma vero: escono i ranocchi dai rubinetti di
Borgo NuovoŻ. Il rifiuto di vedere nel Pci un interlocutore
privilegiato - e questo Š vero soprattutto a Pisa dove il Pci Š
aggredito a sinistra, con determinazione, dal Potere operaio -
evidenzia come la produzione teorica e analitica dei Panzieri, dei
Bosio - cioŠ degli esponenti pi— rappresentativi di una cultura
antimoderata e antistaliniana, ma anch'essa riconducibile alla
tradizione del movimento operaio -, i quali avevano anticipato di
alcuni anni la contestazione sessantottina, avesse ormai chiaramente
fecondato l'elaborazione teorica e la prassi del movimento,
contribuendo in maniera determinante al superamento di quelle analisi
miopi sul "capitalismo straccione" di cui il Pci si
era fatto promotore, e da cui aveva fatto discendere, in molti casi,
una strategia politica subalterna all'esistente.
Il Movimento si trasforma
In conseguenza dei "fatti della stazione" (14 marzo
'68), l'11 maggio il Potere operaio pisano organizza una
manifestazione nazionale di protesta contro l'arresto, da parte della
polizia, di alcuni esponenti del gruppo. L'episodio ha una rilevanza
notevole ed investe anche soggetti politici diversi, dal momento che
gli scontri seguiti all'occupazione dei binari ferroviari costringono
molti leaders dell'avanguardia pisana ad abbandonare la citt… e a
darsi alla latitanza (Š il caso di Adriano Sofri). Ô a questo punto
che alcuni dei militanti pi— attivi del Psiup (Della Mea, Cazzaniga,
ed altri), che fino a quel momento avevano seguito e partecipato
all'attivit… del Potere operaio, pur continuando la militanza nel
partito nato nel '64 dalla scissione dal Psi, lasciano il partito per
svolgere una funzione di supplenza all'interno del Potere operaio.
Contemporaneamente si consuma la rottura fra le due organizzazioni
politiche a causa dell'indicazione di voto data dal Potere operaio per
le elezioni - astensione e boicottaggio della prova elettorale - che
non poteva essere condivisa dal Psiup.
Per il movimento l'estate tarda ad arrivare: a Pisa il mese di
luglio vede la lotta dei lavoratori contro le 850 sospensioni
preannunciate alla Marzotto. Il 22 il sindaco Battistini - a capo di
una giunta di centro-sinistra - requisisce la fabbrica. Il Potere
operaio partecipa alla lotta a fianco degli operai e allo sciopero del
24 luglio, ma il tipo di lotta che porta avanti Š di carattere
difensivo - cioŠ di difesa del posti di lavoro esistenti; analogo
discorso vale per la lotta insieme agli operai della Saint Gobain nel
settembre - senza alcuna valenza strategica, come invece si verific•
nel caso della lotta all'Olivetti di Massa nel '67, quando le parole
d'ordine investivano direttamente la qualit… del lavoro (eliminazione
del cottimo) e la democrazia in fabbrica (aumento della paga base
uguale per tutti e istituzione dei Consigli di fabbrica).
A Porto Marghera, la vertenza Montedison vede impegnati molti
studenti a fianco degli operai. Il 2 agosto l'intero settore chimico
di Venezia sciopera per solidariet… con la lotta degli operai
Montedison. Nonostante la massiccia mobilitazione, l'accordo firmato
il 4 accoglie solo una minima parte delle richieste operaie. Il Pci ed
i sindacati si dichiarano insoddisfatti ma il solo fatto di avere
costretto l'azienda a trattare viene considerato una "vittoria
operaia". Nei primi giorni di agosto anche Brescia e Trieste sono
teatro di imponenti scioperi e manifestazioni operaie.
Dopo questi fatti il movimento va in vacanza. Chi non pu•
andare a Cuba si reca nel Sud, considerato dall'ala marxista-leninista
e terzomondista del movimento un luogo prossimo alla rivoluzione. Ma
l'attenzione del movimento Š rivolta soprattutto alla fine violenta
della "primavera" cecoslovacca quando, il 20 agosto, le
truppe del Patto di Varsavia varcano il confine cecoslovacco ed
impongono la normalizzazione con la forza dei cingolati.
Tornando a Pisa, nel settembre, riprende l'agitazione alla
Marzotto: il 4 ed il 5 gli operai della fabbrica tessile occupano il
Ponte di Mezzo, interrompendo il traffico. I sindacalisti della Cisl e
della Uil vengono fischiati durante un comizio a causa della posizione
debole che il sindacato ha avuto durante l'intera vicenda.
Non si Š ancora spento l'eco della protesta alla Marzotto che
la tensione aumenta nuovamente con la proclamazione di uno
sciopero a tempo indeterminato indetto dal sindacato dopo l'annuncio
della cassa integrazione a zero ore per 300 dipendenti alla Saint
Gobain. Pochi giorni dopo uno sciopero generale paralizza l'intera
citt…. Il 3 ottobre, mentre gli operai della Saint Gobain sono
riuniti in assemblea all'interno del cinema parrocchiale Arno, la
polizia spara senza alcuna ragione cinque candelotti lacrimogeni
(pi— tardi l'ineffabile questore parler… di "un errore").
Nel corso della giornata cinque giovani vengono denunciati e tre
arrestati. Molte testimonianze riferiscono di poliziotti "violenti"
e con "la bava alla bocca e gli occhi sbarrati", come se
fossero stati esaltati con sostanze stupefacenti. Il 23 ottobre la
vertenza si chiude: l'azienda sospende 250 operai e s'impegna a
risolvere il problema dell'eccedenza di manodopera escludendo il
ricorso al licenziamento.
Nei mesi novembre e dicembre riprendono le occupazioni degli
studenti e questa volta sono le medie-superiori a fare la parte del
leone: scioperano gli studenti medi ma al Magistrale il preside
sospende gli scioperanti. Alla manifestazione di solidariet… con i
sospesi, alcuni gruppi di studenti si scontreranno con la polizia.
Altri incidenti seguono la manifestazione organizzata per protestare
per i fatti di Avola, dove l'intervento delle forze dell'ordine contro
i braccianti in sciopero aveva causato morti e feriti. Il 4 dicembre,
per la prima volta, la Facolt… di Ingegneria viene occupata.
L'anno si chiude con il tragico episodio della Bussola: per
protestare contro gli eccessi dei "costumi borghesi", il
Potere operaio organizza una manifestazione alla Bussola di Marina di
Pietrasanta, la notte del capodanno, confidando sulla presenza della
televisione che tradizionalmente riprendeva l'evento. Ad aspettare i
manifestanti per• non c'e la televisione ma reparti rinforzati di
polizia e "gruppi d'ordine" fascisteggianti. Durante i
tafferugli fra le diverse parti, partono alcuni colpi di pistola: uno
di questi raggiunge Soriano Ceccanti, ferendolo gravemente e
costringendolo, per tutta la vita, su una sedia a rotelle. Un altro
manifestante viene ferito ad una gamba ed altri 55 vengono arrestati.
L'episodio della Bussola ha delle ripercussioni politiche
immediate. L'opportunit… politica della manifestazione non era stata
riconosciuta da diversi esponenti del gruppo pisano: il tragico
epilogo contribuisce a rinforzare le divergenze di analisi, di tattica
e di strategia emerse nel corso dell'anno all'interno del gruppo. Il
Potere operaio nel corso del '69 si divider… in tre componenti:
Cazzaniga, Campione e Foggi usciranno dal Potere operaio per fondare
il Centro Karl Marx; Della Mea e Luperini, con il gruppo di ®Nuovo
impegnoŻ, daranno vita alla Lega dei Comunisti (dalla quale Della Mea
e Cristofolini usciranno quasi immediatamente); Sofri con la maggior
parte degli aderenti al Potere operaio contribuiranno alla fondazione
di Lotta Continua.
A questo punti il movimento si Š, per molti versi, trasformato.
La comparsa al suo interno di nuovi soggetti - i cosiddetti "gruppetti"
- irrigidisce, cristallizza ed istituzionalizza la molteplicit…
delle culture politiche, e frantuma, di conseguenza, l'identit…
del movimento studentesco. La storiografia - ancora piuttosto scarsa -
che si Š occupata di questo periodo storico Š ancora divisa ed
indecisa sulla periodizzazione, sulle definizioni, ecc., ma su un
aspetto pare avere raggiunto una certa concordanza di giudizio, e cioŠ
sulla prassi politica conseguente alla sclerotizzazione ideologica
operata dai gruppuscoli che, oltre a segnare negativamente il
movimento studentesco ipotecandone l'autonomia di elaborazione e di
azione, ne caus•, di fatto, la fine.
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